Più che un ristorante, un locale stile "bistrot" dove abbinare qualche piatto semplice alla degustazione di vini. Menu corto. molto spazio a crostoni, focacce, panini. C'è anche qualche piatto più elaborato. Per esempio gli straccetti di manzo con patate ( queste ultime, rosolate, sono risultate la parte migliore). L' aggiunta di pinoli non basta a vivacizzare un piatto un po' spento, verrebbe di dire "ordinario" se ... non costasse 18 euro: prezzo decisamente al di fuori dell' ordinario e al di sopra della media dei ristoranti cittadini, quelli che però servono le pietanze su tovaglie di stoffa. Qui, invece, nudo tavolo e un mini tovagliolo. Alti anche i prezzi dei vini. dai 5 agli 11 euro per un calice che in realtà è un fondo di bicchiere. Viene da chiedersi quanto costi qualcosa che somigli davvero ad una cena, con più portate e più vini. Il locale è buio, ci si deve accontentare di piccoli lumi sul tavolino, una illuminazione centrale non è data, neanche su richiesta. Difficile, così, anche solo leggere il menu. In sala ci sono dai venti ai trenta posti, compresi quelli su un divanetto, al'esterno anche di più. Quando c'è musica dal vivo, è opportuno dedicarsi all' ascolto con tutte le energie: non si riesce, infatti, a parlare nè ad ascoltare i commensali.